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Info sull'Opera
Autore:
Mostre e Arte
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
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MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna

di Mostre e Arte

Vertigo
Il secolo di arte off-media dal Futurismo al web

a cura di Germano Celant con Gianfranco Maraniello
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14 – 40121 Bologna
Opening 5 maggio 2007

6 Maggio - 4 novembre 2007

Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna aprirà il 5 maggio 2007 con la mostra Vertigo. Il secolo di arte off-media dal Futurismo al web, a cura di Ger¬mano Celant con Gianfranco Maraniello. L’evento intende documentare gli sconfinamenti e le contaminazioni che si sono stabiliti a partire dalle avanguardie storiche (dal Futurismo al Suprematismo, dal Costruttivismo al Dadaismo, dal Neoplasticismo al Surrealismo) al fine di affermare la caduta dello "specifico" artistico, quale pittura e scultura, a favore di un intreccio multimediale.
Attraverso uno spettacolare allestimento concepito da Denis Santachiara per i rinnovati spazi dello storico edificio Ex Forno del Pane, il percorso espositivo presenta oltre quattrocento opere tra cui libri d’artista, film, installazioni, quadri e fotografie capaci di guardare alla storia dell'arte del Ventesimo secolo come a un periodo di radicali cambiamenti, di invenzioni e innovazioni. È proprio la sistematica e progressiva introduzione dei nuovi media che ha favorito una decisiva contaminazione dell’esperienza estetica “classica” sconfessando la presunta separazione tra pittura a cinema, scultura e ar¬chitettura, teatro e musica, design e danza, per affermare un’interdisciplinarietà linguistica e per minare le fondamenta del concetto stesso di autonomia e di autoidentità dell'arte.

Vertigo inquadra tutte le forme di comunicazione mediatica del secolo – dalla radio al telefono, dalla fotografia al cinema, dalla televisione al video fino alle più recenti elaborazioni digitali – attraverso un percorso espositivo che prende avvio dalle prime incursioni storiche nel campo delle tecnologie con gli esperimenti sonori e poetici di Marinetti e Schwitters, con quelli visivi e filmici di Duchamp e Dalì, per arrivare, attraverso Andy Warhol e la Pop Art, la Conceptual Art e artisti come Fernand Léger, Piero Manzoni, Yves Klein, Louise Bourgeois, Joseph Beuys, Anselm Kiefer e Bill Viola, fino ai maggiori rappresentanti della scena odierna internazionale.

Personalità artistiche e movimenti che hanno segnato con le loro ricerche le tappe fonda¬mentali dell'appropriazione, a fini artistici, dei nuovi media saranno presentati in mostra secondo un andamento incrociato all’interno di un allestimento di grande impatto. Quest’ultimo, concepito dal designer Denis Santachiara, accompagnerà e orienterà il visitatore nel racconto visivo del secolo in cui l’arte ha con evidenza messo in crisi le proprie tradizionali forme di espressione.

Vertigo permetterà di comprendere come l’avanzamento della tecnologia abbia influenzato la percezione della realtà, la sua rappresentazione, il suo stesso statuto e, di conseguenza, come l’universo artistico nelle sue differenti declinazioni sia divenuto effettivamente “off-media”. Si potranno ammirare e capire più a fondo i contributi di Ed Rusha e di Lawrence Weiner per l’evoluzione del libro d’arte, quelli di Nam June Paik e di Bruce Nauman per il video o quelli di Laurie Anderson e di Christian Marclay per la musica contemporanea, ma anche tornare a guardare, con maggiore consapevolezza delle vicende estetiche del secolo, alla pittura di Magritte e Klee fino ai quadri o alle foto di artisti come Enzo Cucchi o Andreas Gursky.

Nel percorso della mostra queste rilevanti esperienze artistiche si incroceranno con la presenza di straordinari oggetti testimoni dell’evoluzione mediatica (da grammofoni d’antiquariato a radio originali di Guglielmo Marconi fino all’I-pod) e con specifici contributi cinematografici realizzati assieme alla Cineteca di Bologna, istituzione gemella del MAMbo, per una collaborazione che vedrà una fitta serie di eventi e progetti dedicati a Vertigo per tutta la durata del periodo espositivo.

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