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Bologna, Sabato 10 marzo 2007
Luca Trevisani è il vincitore della Sesta Edizione del Premio FURLA per l’arte.
La giuria internazionale, composta da Chiara Bertola (curatrice del Premio, senza diritto di voto), Mona Hatoum (artista, madrina della Sesta Edizione), Christoph Tannert (direttore Künstlerhaus Bethanien, Berlino), Stefano Arienti (artista), Bartomeu Marì (curatore capo MACBA, Barcellona) e Yuko Hasegawa (curatrice capo Museum of Contemporary Art, Tokyo), ha proclamato il vincitore nel corso di una cerimonia che si è tenuta stamane alle ore 11.30 nella Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio di Bologna.
Questa la motivazione della giuria:
Per la sua capacità di riconciliare la tradizione scientifica e quella umanista; per la sua capacità combinatoria di elementi simbolici e riferimenti artistici, che paiono armonizzare suggestioni provenienti da Hakusai a Lucrezio, da Hans Haacke a Leibniz.
La giuria ha inoltre deciso all’unanimità di attribuire una menzione speciale a Alice Cattaneo con questa motivazione:
Per la semplicità e precarietà delle sue costruzioni che sono metafora della fragilità dell'esistenza; per l'ironia, la poesia e la visionarietà dei suoi video.
Il Premio consiste nel soggiorno in una delle più prestigiose residenze d’artista europee, la Künstlerhaus Bethanien di Berlino, e nella acquisizione di un’opera del vincitore da parte della collezione permanente del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Luca Trevisani
Nato a Verona nel 1979
Vive e lavora tra Bologna e Milano
L’artista pone al centro della sua ricerca il trattamento dei rapporti sociali tramite la modificazione della materia.
Le piccole sculture che costruisce sono notevolmente umanizzate e capaci di stabilire un’armonia con l’ambiente: forme e funzioni, insieme al bagaglio di rimandi e paragoni con il corpo umano, sono cristallizzate in una serie di esseri e di oggetti.
Trevisani intende la scultura in senso allargato, come una suggestione ricorrente che spinge ogni suo lavoro a misurarsi in qualche modo con le tre dimensioni, una scultura fondata sull’aggregazione fisica delle sue parti che si compongono in una totalità per allargarsi ad includere prima lo spazio circostante e, successivamente, lo spettatore.
Costante del suo lavoro è l’uso di materiali naturali e a bassa definizione che gli permettono di allestire una dimensione da cui osservare la realtà.
Alice Cattaneo
Nata a Milano nel 1976
Vive e lavora a Milano
La formazione di Alice Cattaneo si svolge all’estero, tra Londra, Glasgow e San Francisco.
Il suo lavoro consiste nella realizzazione di installazioni e video nei quali, dalla combinazione di elementi semplici come cartone, nastro adesivo, pezzi di legno e stoffa, nascono sculture contorte e macchinose, ma allo stesso tempo aggraziate e delicate.
Gli elementi vengono composti in modo tale da dare vita ad architetture precarie ed instabili, quasi sospese nel vuoto. Talvolta animate da personaggi, divengono, soprattutto nei video, quinte teatrali, scenari di buffe rappresentazioni che inevitabilmente suscitano ironia nello spettatore che le osserva. Attraverso oggetti e situazioni comuni, l’artista esplora gli aspetti banali della realtà, che rilegge in chiave tragicomica.
Nei video, la leggerezza delle scene è accentuata dalla loro brevità: l’artista monta piccoli spot, veloci micro-storie in cui l’elemento sorpresa coglie lo spettatore alla sprovvista.
La Sesta Edizione del Premio FURLA per l’arte è stata organizzata e promossa da Furla Spa, Fondazione Querini Stampalia di Venezia, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, UniCredit Group, in collaborazione con Archivio Viafarini e Arte Fiera.
La mostra dei cinque artisti finalisti (Alice Cattaneo, Elenia Depedro, Nicola Gobbetto, Luca Trevisani, Nico Vascellari), allestita a Villa delle Rose di Bologna dal 27 gennaio al 10 marzo 2007, è stata curata da Chiara Bertola e Gianfranco Maraniello.
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