Home Page  
Progetto Editoriale  
Poesia  
Narrativa  
Cerca  
Enciclopedia Autori  
Notizie  
Opere pubblicate: 19989

-



VII PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AL FEMMINILE

MARIA CUMANI QUASIMODO

SCADENZA
28 APRILE 2023

 

 



 

 

 

Il libro più amato da chi scrive poesie,
una bussola per un cammino più consapevole.
Riceverai una copia autografata del Maestro Aletti
Con una sua riflessione.

Tutti quelli che scrivono
dovrebbero averne una copia sulla scrivania.

Un vademecum sulle buone pratiche della Scrittura.

Un successo straordinario,
tre ristampe nelle prime due settimane dall'uscita.


Il libro è stato già al terzo posto nella classifica di
Amazon
e al secondo posto nella classifica di Ibs

Se non hai Amazon o Ibs scrivi ad:

amministrazione@alettieditore.it

indicando nell'oggetto
"ordine libro da una feritoia osservo parole"

Riceverai tutte le istruzioni per averlo direttamente a casa.



Clicca qui per ordinarlo su Amazon

oppure

Clicca qui per ordinarlo su Ibs

****

TUTTO QUELLO CHE HAI SEMPRE VOLUTO
PER I TUOI TESTI

vai a vedere quello che ha da dirti Alessandro Quasimodo
clicca sull'immagine

Le opere più interessanti riceveranno una proposta di edizione per l’inserimento nella prestigiosa Collana I DIAMANTI
Servizi prestigiosi che solo la Aletti può garantire, la casa editrice indipendente più innovativa e dinamica del panorama culturale ed editoriale italiano


 
Info sull'Opera
Autore:
Comunicati Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Mostra a Milano dedicata agli alberi

di Comunicati Stampa

LA STRATEGIA DELL'ALBERO
Galleria San Lorenzo, via Giannone 10 Milano

dal 10 Febbraio al 10 Marzo 2007
dal martedì al sabato dalle 16,00 alle 19,00
mattina e festivi su appuntamento.


Artisti: F. Grassi- P. Vallorz- F. Pietrantonio- P. Toffoletti- C. Castagna- K. Chechik- L. Finessi- Lome (L. Menguzzato), F. Plessi
A cura di: Luigi Meneghelli

Inaugurazione: 10 Febbraio 2007 ore 17


“Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, conosce la verità. Essi non predicano dottrine o ricette, predicano incuranti del singolo, la legge primordiale della vita”. Così scriveva H. Hesse ne “La natura ci parla”. Gli alberi sin dalla più remota antichità sono ritenuti oggetti sacri abitati da un dio, sono come architetture che mettono in relazione il cielo e la terra, il materiale e lo spirituale, il relativo e l¹ assoluto. E l’ arte che tenta di coglierne il senso deve fare i conti con la loro figura metamorfica , con la loro natura eraclitea che la spinge ai limiti del fantastico, del paradosso.

Può succedere anche che l’ indagine su quella che è la vita dell¹ albero porti a scovare ciò che è inscritto nei nostri corpi, nei nostri gesti, nei nostri miti: una sorta di “riconquista” del tempo rinchiuso nel materiale. Ma le molte facce dell’ albero costringono pure ad un susseguirsi di procedure, di interventi, di investigazioni che vanno ben aldilà della pura riproduzione naturalistica, per far riflettere sulla fisionomia stessa del fare arte...

Comunque sia, i nove artisti presenti in mostra non si limitano certo a bloccare il respiro del materiale (non sono interessati ad immagini da contemplare, quanto ad immagini da interrogare).

Essi vogliono reinserire l’ uomo nella natura, nel suo trasformarsi, nel suo divenire. Così Fabio Grassi chiude l’ orizzonte visivo su una materia che pare essere il calco di una corteccia, Paolo Vallorz dipinge tronchi che hanno il turgore vivo di colpi d’ accetta, Fabio Pietrantonio disegna rami che hanno la parvenza dei salici piangenti di Mondrian, Pier Toffoletti costruisce letteralmente sagome d’ alberi attraverso “tessere” fotografiche, Fabrizio Plessi gioca sul rapporto illusionistico tra rappresentazione e realtà, amplificando l'elemento ligneo attraverso sottili interventi tecnologici. Con Chiara Castagna si entra nel regno delle metamorfosi, dove la natura diventa ambigua, proliferante, stravolta, con l’ argentina Karina Chechik una videoinstallazione ci mostra in termini speculari il sistema linfatico dell’ albero e quello del corpo umano, con Luciano Finessi siamo introdotti quasi dentro la superficie stessa dell¹ albero, con Lome si ritorna alla pittura ma, la sua, è una pittura frammentata, dove i colori fanno volare assieme tracce di natura e di cultura, schegge di terra e schegge di parole.

Lo spazio, alla fine, sembra “mettere al mondo un nuovo mondo”, tra distruzione e rinascita, intimità e distacco, scavo e crescita, essere e ambiente. La galleria si trasforma davvero in luogo magico, dove si annidano continui scambi di energia e vincoli segreti di penetrazione e fecondazione. In essa si respira in qualche modo lo spirito originario della vita.



Segnala questa opera ad un amico

Inserisci una nuova Notizia
Notizie Presenti