| VIVERE O QUASI - mostra personale di LUCA MONFARDINO
Artensione, art-factory e spazio espositivo multifunzionale, è lieta di ospitare la mostra personale di pittura e scultura "Vivere o Quasi" di Luca Monfardino nei propri locali, da venerdì 9 a giovedì 22 febbraio 2007.
L'inaugurazione si terrà alle ore 22,00, con la presenza dell'artista. Verranno esposte diverse opere pittoriche e scultoree, ambientate nello spazio bianco monocromo della galleria, come isole di incomunicabilità a sè stanti, come se anche la collocazione dei pezzi rispecchiasse l'impulso basilare della loro creazione, ovvero una vita-non vita, frutto di un'analisi dello scomodo disagio dell'esistere, e di una passiva accettazione del puro fluire del tempo.
Il lavoro di Monfardino, infatti, trae origine da una pluriennale trasposizione figurativa della percezione, oggi alquanto diffusa, dell'inutilità dell'esistenza, spogliata, privata dei propri valori tradizionalmente associatigli. Una non-vita ancora in attesa di essere rivestita da concetti o proposizioni innovative, adeguate alle mutate condizioni sociali del vivere odierno.
Troviamo quindi queste opere, nichilisticamente sospese nel bianco delle pareti, raffiguranti corpi e volti chiusi, a se stanti, non permeati o scalfiti dal tessuto del quotidiano, come anche le sculture: galleggianti su colonne squadrate poggiate sul pavimento, che si pongono all'altezza del nostro sguardo di spettatori, osservandoci con l'incontenibile desiderio di comunicarci qualcosa, qualcosa che possa creare un contatto, un ponte, un vincolo tra le esistenze che esse mimano e le nostre, che forse sono quelle che vengono mimate, per lasciarci, forse alla fine scoprire il vero significato della vita.
Di seguito, uno stralcio tratto dalla critica al lavoro di Monfardino, a cura di A. Lepore:
"Vivere senza scelta, sopravvivere. Questo è il tema che ruota intorno alle opere di Luca Monfardino che si pone l’obbiettivo di descrivere un aspetto del disagio esistenziale dei nostri tempi. L’universo raffigurato nelle opere dell’autore presenta figure scomode che, spesso screditate, vengono lasciate in penombra. Ciò viene descritto attraverso la raffigurazione di soggetti dalle anime consumate e da un’ esistenza che non ha loro consentito alcuna forma di emersione. Attraverso colori cupi o colori incolore l’autore abbozza un universo socialmente emarginato, ma che vanta i propri limiti di fronte ad una realtà di vita senza speranza e senza futuro."
Per informazioni:
Artensione, via Casilina 187, Roma (zona Pigneto)
Tel 338-8329646 - Tel e fax 06-70307314.
www.artensione.it artensionemaccari@email.it
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