| Miguel Bonasso
DIARIO DI UN CLANDESTINO
“Me ne sto qui, al giornale, aspettando l’inimmaginabile: il dolce che uno sconosciuto si ostina a portarci in omaggio…all’una di notte.”
"Gli esperti dei servizi segreti cubani affermano che rimanere nella clandestinità per più di sei mesi lascia serie conseguenze psichiche; non voglio neanche pensare come classificherebbero me, che ho vissuto nella clandestinità per oltre tre anni."
L'autore si rivolge ai giovani, disinformati di quanto è successo davvero in Argentina negli anni settanta, raccontando del suo passato di guerrigliero nelle file del movimento peronista dei Montoneros.
Dopo molti anni ripercorre quegli anni che per lui sono stati felici, nonostante tutto; l'idilliaco rapporto con la moglie, i figli e la sensazione di partecipare a qualcosa di importante, di storico.
Diario di un clandestino, Bonasso Miguel
308 p., ill., brossura
Editore Tropea
(Collana: Storie)
L'autore
Miguel Bonasso è nato a Buenos Aires nel 1940. Giornalista e scrittore dall’età di diciotto anni, è stato perseguitato e condannato a morte dalla dittatura militare e ha vissuto in clandestinità dal 1974 fino al suo esilio nel 1977. Ha poi vissuto per dodici anni in Messico, dove ha continuato a lavorare come giornalista e corrispondente di vari media sudamericani. Attualmente scrive su Página/12 e su Tres puntos ed è deputato al Parlamento argentino. Il suo romanzo Ricordo della morte, del 1984, è subito diventato un classico della letteratura argentina, ed è stato insignito del Premio Rodolfo Walsh dalla International Crime Writers Association: pubblicato in Italia da Interno Giallo, è ora disponibile nelle edizioni Net.
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