Opere pubblicate: 19989
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Nasce una nuova collana mainstream: la Collezione Vintage
L’evoluzione del progetto della casa editrice Fanucci, che ha fatto della letteratura dell’Immaginario il proprio fulcro, rivolge ora uno sguardo disincantato e analitico alla modernità e alle sue contraddizioni. Così come la Collezione Immaginario e la Collezione Dark hanno il preciso scopo di (vivi)sezionare il presente mediante il filtro del Fantastico o della Crime story, nell’accezione più vasta e ardimentosa consentita dal genere, la narrativa mainstream vuole cogliere gli stessi stimoli di analisi e critica, ponendosi i medesimi obiettivi ma senza utilizzare forme narrative cosiddette eccentriche. Nasce quindi la Collezione Vintage che si propone di offrire al lettore il meglio di quanto la letteratura contemporanea sta esprimendo nei paesi anglosassoni e in Italia. Si rivolge a un target di lettori comunque attento e preparato, più colto della media, che rifiuta a priori una letteratura consolatoria o sognatrice, ma altresì preferisce misurarsi con romanzi di un buon livello letterario, ricchi di idee, di vita vissuta e in grado di denunciare i disagi della società in cui viviamo.
Sono romanzi e/o racconti che tentano di dialogare letterariamente con la parte più intima del lettore, cercando di scovare in lui consenso o critica attraverso le storie che gli autori hanno da raccontare, spaziando dalla politica al sociale, dalla religione alla vita di tutti i giorni. Storie quindi vissute disperatamente, con uno sguardo al presente dirompente e al tempo stesso affascinante.
Storie dalle tinte forti, storie cool, storie decisamente moderne e attuali, storie che rivelano la parte del mondo che si vuole nascondere, storie assolutamente… Vintage.
E i primi due titoli sono lì a testimoniare, anche graficamente, come si possa fare innovazione, conquistando critica e lettori (basta leggere i giudizi espressi dai vari giornali americani o da autori affermati) anche in quella parte di letteratura cosiddetta realista che sembra aver detto tutto, ma che in realtà continua a meravigliarci nel tentativo di spiegare quella complessa e imprevedibile macchina chiamata essere umano.
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