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Opere pubblicate: 19989
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Info sull'Opera
Pierre Klossowski Il Bafometto Galleria di piazza San Marco 71/c, 30122 Venezia dal 2 febbraio al 26 marzo 2007 Inaugurazione: giovedì 1 febbraio alle ore 18.30 nella galleria di piazza San Marco A cura di: Raffaella Baracchi, Angela Vettese Ingresso: Intero 3 euro, Ridotto 2 Tutti i giorni dalle 12.00 alle 18.00 Chiuso il Martedì La Fondazione Bevilacqua La Masa mostra per la prima volta al pubblico un momento saliente della collaborazione e della profonda amicizia tra Carmelo Bene e Pierre Klossowski, cioè il ciclo completo, 17 disegni e 4 studi che quest'ultimo dedicò a una commedia su Bafometto di cui lui stesso aveva scritto il testo, e che Carmelo Bene avrebbe dovuto mettere in scena in occasione della Biennale Teatro da lui diretta: un sogno rimasto chiuso, dal momento che l'istrione italiano decise di abbandonare bruscamente l'incarico. Appena dopo la celebrazione di Klossowski offerta dalla Whitechapel di Londra, nonchè prima di quella che gli tributerà il Centre Pompidou di Parigi, la BLM di Venezia è fiera di potere portare a conoscenza del pubblico anche questo nucleo compatto e inedito di disegni. Affilato mistico e religioso, paura dell'omosessualità , del desiderio erotico perverso; omaggia Sade e a Foucault, due diversi maestri della liberazione dal potere e dalle sue catene; gioventù e suicidio questi e altri temi scandalosi sono al centro della mostra. Il soggetto attorno a cui si svolgono i grandi cartoni a matita, infatti, in cui le figure hanno quasi sempre dimensione reale, è quello di un giovane attraente, un efebo vestito alla medievale ,la vicenda è ambientata nel Medioevo più oscuro come metafora dell'inconscio e del represso. Il giovane è continuamente preda dei Templari medesimi, che lo adorano ma al contempo lo torturano e lo inducono all'impiccagione. A ispirarli è Bafometto, il loro idolo e la divinità delle streghe, il centro del Sabbat. Il nome è composto di tre abbreviazioni, che insieme significano - Il padre del tempio della pace universale tra gli uomini -. Alcuni teologi pensarono che Bafometto fosse una figura allegorica e magica dell'Assoluto. Simboli come la triade, i corni, la torcia ne sottolineano l'intelligenza. Per altri aspetti, quelli più legati alla materialità , esso sembra anche legato al regno animale e al mondo della riproduzione. Le sue mani bianche mostrano la santità del lavoro. Figura androgina, ci parla della rivelazione che ciascuno può avere attraverso l'uso dell'intelligenza. Molti templari confessarono di aver visto questo idolo, dalla testa deforme e dagli occhi fiammeggianti. Altri hanno detto che si accompagnava a un teschio umano. Per tutti , e di qui il suo scandalo , egli era la rappresentazione di un sapere che poteva raggiungere la divinità tramite il solo pensiero, o comunque soltanto l'uso di facoltà umane. Era il simbolo di quei misteri che l'uomo è in grado di trovare per decifrare il mondo, privando così della maggior parte del loro potere i sacerdoti e i potenti che pensano di detenere la verità. Attraverso questa vicenda torbida, in cui l'oscuro serve a portare alla luce ciò che è nascosto, Klossowski/Bafometto ci mostra allora tutta la nostra capacità di ricerca spirituale, da un lato, e di ribellione dall'altro. La mostra è stata ideata da Raffaella Baracchi e Angela Vettese. Informazioni: Fondazione Bevilacqua La Masa Dorsoduro 2826, 30123 Venezia Tel. +39 041 5207797 – Fax +39 041 5208955 www.bevilacqualamasa.it press@bevilacqualamasa.it
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