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C’è Ancora Luce Andrea Bernardoni (Aletti editore, Pagg. 208. 18,50 Euro) Andrea Bernardoni nasce a Poggio Rusco (MN) il 9 Marzo 1962. Fino al settembre 2003 esercita la professione di avvocato, dividendosi tra l’Europa, Bologna – sua città adottiva sin dai tempi dell’università – e il basso mantovano, area a cui appartiene il suo paese natale. Dall’ottobre 2003 risiede negli Stati Uniti, e precisamente a San Diego, in California. L’amore per la scrittura e la curiosità verso il mondo – coltivati da sempre con tenacia e passione – sono alla base della narrativa di questo autore esordiente. Questo sua opera prima è un libro sulla magia dei sentimenti e soprattutto sul grande mistero che li circonda. È un libro d’indagine, d’esplorazione del cosiddetto mondo affettivo. È stato infatti proprio il bisogno di toccare nel profondo la parte ignota e al tempo stesso magica di questo mondo che ha portato l’autore a cercare di approfondirne gli aspetti più remoti, più oscuri, a sviscerarne i lati ignoti per cercare di arrivare alla verità più cruda – qualunque essa sia – e rappresentarla senza vacui e inutili artifici, nel tentativo di evidenziarne così l’essenza più profonda. Nel romanzo le riflessioni teoriche, concettuali, si intrecciano senza sosta con le loro risonanze pratiche, concrete, delineando così una vasta e affascinante fenomenologia degli stati d'animo. E infatti sentimenti, affetti, emozioni, sensazioni accompagnano l’esistenza dei vari personaggi e ne influenzano il percorso verso sviluppi più o meno felici: il romanzo descrive con grande slancio, con durezza, dolore, a volte nero cinismo, ma anche con ironia, con passione, a tratti con leggerezza, l’intreccio delle vite e dei destini dei suoi protagonisti, a partire proprio dal personaggio principale – Gianluca – erede di un’antica famiglia dell’alta nobiltà europea, e personaggio pubblico internazionale da sempre intrappolato nel suo stesso universo – che si trova coinvolto, suo malgrado, in un gioco di intrecci, di incastri, e di segreti: un gioco che non lascierà scampo, e che sarà solo l’inizio di un lungo cammino che lo porterà – tramite le inevitabili rapide del vivere e attraverso un grande devastante dolore – a una nuova consapevolezza di sé e a una sorta di rinascita. Un gioco crudele, e al tempo stesso però invitante, suadente, al quale partecipano anche gli altri protagonisti del romanzo: Irene, l’eccentrica e irascibile matriarca di questa nobile casata, che – nell’antica villa di famiglia a Stresa, sul lago Maggiore – vive con l’indecifrabile nipote Ofelia e con la cuoca Luisella, esplosiva e solare; Giorgio, amico fedele e amante ostinato nonché medico di famiglia; Federico, industrioso assistente factotum ai servizi della casa, e tutti gli altri personaggi che, senza citarli, compaiono – con maggiore o minore intensità, ma sempre con intenzione – nel corso del romanzo stesso. La narrazione è in prima persona – non autobiografica – e si sposta sovente su più piani, giocando con i personaggi: questo ha consentito all’autore di esplorare diverse tecniche di scrittura – tra cui flash-back, flash-forward, monologo interiore, flusso di coscienza, minimalismo d’espressione, particolarismo descrittivo – e di utilizzare più livelli di linguaggio. Il periodo prescelto per l’ambientazione è quello contemporaneo e la storia si svolge nell’arco temporale di un paio di mesi. I luoghi che fanno da sfondo alla vicenda sono reali – Stresa e le Isole Borromee, sul Lago Maggiore, come scenario principale, Parigi, le Valli della Loira, e il Maine, negli Stati Uniti – mentre i protagonisti sono frutto del lavoro di immaginazione e fantasia dell’autore. La trama – carica di effetti a sorpresa e per nulla scontata – così come il procedimento narrativo – scorrevole e veloce – e gli stessi dialoghi – resi con lingua viva ed elastica – solleticano la curiosità e invogliano alla lettura. E soprattutto conducono il lettore verso quello che è il senso radicale, profondo, ultimo, di questo libro, e cioè il suo invitarci a guardare negli abissi della nostra interiorità e a cogliere le diverse tonalità emotive che accompagnano la vita di ognuno di noi.
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