| L' incontro letterario per la presentazione del libro di Riccardo Di Salvo e Antonio Eredia "PER NON DIMENTICARE MAI" edizioni Aletti, alla libreria Motta di Belpasso, ancora una volta, riscuote grande attenzione da parte di un pubblico che si è dimostrato sensibile alla realtà omosessuale. Con vivo compiacimento il gran numero di insegnanti e dirigenti scolastici presenti, ha sostenuto un dibattito interessante sulla necessità di un osservatore a guida dei giovani omosessuali che frequentano la scuola.
Molte sono state le domande e le informazioni sull'argomento che, evidentemente, è stato una novità in assoluto. Parlare di omosessualità , ancora oggi costituisce una verità esistente ma che si vuole celare. Questo è quanto si è potuto rilevare durante la serata.
Il relatore Luciano Mirone, corrispondente del giornale il DIARIO, in un contesto architettonico tipicamente siciliano tra muri antichi e una calda serata tutta mediterranea, con la sua introduzione alla tematica del libro, è stato ascoltato, catturando l'interesse del pubblico nella veste di giornalista culturalmente preparato e fortemente obiettivo. Il giornalista ha lasciato altresì ampio spazio a Riccardo Di Salvo che con estrema serenità ha raccontato della sua vita di padre e di scrittore e ha esposto le motivazioni che lo hanno spinto alla realizzazione di un romanzo che vuole essere memoria di una tragedia che, pur consumata a Giarre quasi 30 anni orsono, è purtroppo ai giorni nostri ancora attuale in qualunque parte dei paesi dove l'omosessualità è vissuta come una vergogna. L'attenzione e il dibattito veramente interessante in un ambiente circoscritto ma di grande spessore culturale, è stato sicuramente come una semina che farà germogliare maggiore attenzione verso le persone omosessuali. Forse insperato un tale successo in un paese piccolo come Belpasso in cui è parecchio diverso il clima culturale della città che ne dista appena una decina di chilometri. I consensi su questo libro sono legati alla capacità di Riccardo Di Salvo e Antonio Eredia che con la loro semplicità riescono a far emergere nel lettore riflessioni di umanità sgombre da pregiudizi e preconcetti verso l'omosessualità, ponendolo di fronte ai danni morali e psicologici a cui sono sottoposte le persone emarginate da stigmi sessuali razzisti generazionali perpetuati. Come fanalino di coda, ma senza per questo sminuita, di importanza è stata presentata dell'AGEDO (associazione genitori parenti amici di omosessuali) L'Agedo ancora una volta, in questa occasione, è stata accolta con viva partecipazione riscuotendo unanime compiacimento per il difficile lavoro che svolge nel territorio.
Amalia Giardina
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