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Opere pubblicate: 19989
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Info sull'Opera
Mercoledì 15 novembre
al concerto di THE JOEY CALDERAZZO REAL JAZZ TRIO Joey Calderazzo piano - Orlando LeFleming double bass - Jukkis Uotila drums La Palma - Via Giuseppe Mirri 35 - 00159 Roma Tel 06 43566581 -06 43599029 www.lapalmaclub.it - info@lapalmaclub.it e ti ricordano l'appuntamento delle 20, sempre alla Palma, per la conferenza stampa organizzata insieme all'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio. Sarà presente l'Assessore Giulia Rodano. Joey Calderazzo - www.joeycalderazzo.com Di estrazione fondamentalmente classica, Calderazzo scopre il jazz più tardi e dal 1987 inizia la sua collaborazione con la band di Michael Brecker. Oggi è noto in tutto il mondo per la sua energia, la sua tecnica raffinata e la sua straordinaria inventiva. Oltre che con Brecker, ha suonato con molti grandi del jazz tra cui Bob Belden, Jerry Bergonzi, Rick Margitza, Bob Mintzer, Jack de Johnette, Dave Holland, John Patitucci e più recentemente, Branford Marsalis. E’ proprio per l’etichetta discografica Marsalis Music che Joey Calderazzo, dopo 5 dischi a suo nome in varie formazioni, fa il suo esordio in piano solo con l’album “Haiku”, di cui molti brani saranno riproposti nell’esibizione per Jazle. Con il piano solo Joey sceglie la via più dura e difficile. Una sorta di sfida in una dimensione espressiva che da sempre sognava di affrontare, ma cui aveva rinunciato per timore di sbagliare. Il risultato è di uno straordinario lirismo e di una personalissima carica espressiva, evidente sia nei brani originali che negli standards. Ascoltandolo suonare, sembra che il giovane pianista americano abbia raccolto la difficile eredità di giganti del calibro di Art Tatum e Jerry Roll Morton, da sempre sue fonti di ispirazione, al pari di Jarrett, Corea, e del pianismo di impostazione classica. “Credo di avere capito” dice Calderazzo “che il piano solo rappresenti il mio presente artistico e che Haiku esprima esattamente ciò che sono e sento”. Copiosa comunque la sua discografia in gruppi, tra cui “Live” con Michael Brecker e “Color” con Rick Margitza del 1989, “Standard Gonz” con Jerry Bergonzi del1990 “Cinematique” con Chris Minh Doky e “Bar Talk” con Jeff Tain Watts del 2002. Un concerto quindi di enorme spessore artistico, un pianismo proiettato alla ricerca di nuove soluzioni musicali senza dimenticare il dialogo con il pubblico.
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