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Opere pubblicate: 19993
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Info sull'Opera
Lungo il viale dei lecci la luna filtra i suoi raggi fra i rami e disegna arcani arabeschi in chiaroscuro. Un uomo solo lentamente procede - la ghiaia geme sotto i suoi passi forse indecisi - il chiarore sembra illuminare - a tratti - dolci movenze come di marionetta. Così per ore - tutta la notte - va quell'uomo solo nuove le labbra impercettibilmente come per preghiera o per canzone sommessa o per versi d'amore e sembra sorridere pensando ad una donna d'antichi modi. La luna generosamente lascia sempre il campo al solare mattino ma il viale è lungo - primavera guadagna spazio - va quell'uomo solo più stanco più sorridente; cambiano decisamente le stagioni sul suo viale dei lecci ogni giorno ed ogni notte va quell'uomo solo - cantando o recitando la sua nenia interminabile - con occhi sorridenti e vispi di novità - solo come la prima stella - per nulla angosciato della sua solitudine beato dell'unica sua compagnia il pensiero d'una donna d'antichi modi nascosto nell'anima sua ancora vitale. Va quell'uomo solo - ogni stagione ed ogni mese ed ogni notte ed ogni giorno ed anche oggi ed anche adesso - alla fine del viale dei lecci sempre col pensiero di quella donna d'antichi modi e la sua solitudine si fa allegria si fa sorriso si fa danza solitaria nel viale dei lecci che - ecco, guardate - finalmente sta per finire.
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