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Opere pubblicate: 19992
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Info sull'Opera
Lui prepotente spinge la tua porta, spazza solai e terrazzi; fa dondolar, burlone, bucati lungo i fili, riempi col suo soffio tute e vestitini, dandogli corpo e forma; gonfia lenzuola appese che sbatte e poi strapazza; fa rovesciar ombrelli e vasi in terra butta! A volte, dispettoso, in curva all’improvviso, togliendoti il respiro, ti fa coprire il viso! E quando è malizioso ti scopre il bel ginocchio, oppure, carezzevole, ti sfiorerà sul volto. A volte birichino, ti porta via il berretto o fa volar la sciarpa che proteggea il tuo petto! Ei, soffia impetuoso trascinando la vela sul mare burrascoso. E smuove foglie secche e smuove rami in fiore, ti porta su il profumo di tuberose e viole, della mimosa allegra, del verde gelsomino, e, sì!…, quando è romantico, egli ama il tuo giardino! Vento, perché sì corri, dove vorrai andare? Trova una volta un posto dove poter sostare, dove poter frenare tutta la tua potenza, e riposarti un poco, per poi “ricominciare”…! Oh!, si!, se lo vorrei! Solo che per far ciò dovrei “suicidarmi” e, inver, poco m’aggrada! Sicché, giro e rigiro, Uomo, sul Mondo curiosando, però non mi riesce, col mio potente soffio, di fare pulizia dove vedo lo “sporco”: da su vedo le cose che non vorrei guardare e forse è proprio questo che poi mi fa volare col soffio del mio umore e, molto spesso, certo!, divento brontolone! Tu soolo potrai, Uomo, fare pulito il Mondo, se attiverai l’ingegno di cui ben sei dotato: sarà duro l’impegno, ma lo vedrai premiato: e, allora, SI!, lo udrai il soffio mio giocondo!
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