| Danze private
Florilegio di Riccardo Di Salvo, Claudio Marchese,
Luisa Amantia, Roberto Corso e Rossana Zuccaro
È stata pubblicata da qualche mese una validissima antologia di cinque importanti esponenti della poesia italiana contemporanea: Riccardo Di Salvo, Claudio Marchese, Luisa Amantia, Roberto Corso e Rossana Zuccaio. La raccolta si avvale di una quarta di copertina scritta dall`onorevole Alfonso Pecoraio Scanio che così recita: «Sentimenti, emozioni, colori, luoghi, personaggi, amori, delusioni. Questo libro è un tumulto di sensazioni forti e delicate: la luce e le tenebre, la mitologia e la storia, Roma e Parigi, Milano, Catania e Capoverde, Anna Magnani e Marilyn Monroe. Autori diversi che alternano malinconia e allegria, amori e dolori, tristezza e gioia con la capacità di fissare in pochi versi immagini intense: il mare, il cielo, le lacrime, i sorrisi. Il volume si legge con piacere e interesse, velocemente, per poi tornare su singole poesie, parole, frasi e fermarsi a riflettere, a sognare. La forza della poesia è saper parlare all`anima, prima che al cervello e questi autori ci riescono. Questo è un piacere per chi legge».
L`estroverso ed estroso Riccardo Di Salvo ci rapisce con la pittura di un abbagliante paesaggio mediterraneo: «Veleggio nel blu//della mia terra//come sospeso nel vento…//un aquilone//Oro la sabbia//tra bianco e rosa d`oleandri//un effluvio incantevole».
Il panico e dionisiaco Claudio Marchese ci investe con l`irruenza di una lirica carica ignea dedicata alla città etnea: «Catania è un cofano di luce/d`oro e do bronzo/s`apre al mattino/e si chiude a notte fonda/Statue//chiese//fontane//cantano//vermigli splendori//di vulcani//spiagge//uliveti.//A Città morta/tra poco/accenderanno candele/ai defunti/e invocheranno/i santi.».
La delicata e raffinata Luisa Amantia ci avvolge con il suo languore denso di nuances : «Lunghi silenzi/fanno precipitare/in abissi di incertezze/l`anima si ritaglia/il suo tempo/ed evapora/in cromatico mare/e profumati fiori.
Il pathos elegiaco di cui è impregnata la versificazione di Roberto Corso affiora in tutta la sua irruenza nei seguenti versi: «Suona e arpeggia/il vecchio carillon/Sprigionando la melodia/dei ricordi/strazi di cuore,/il dolce gemito del figlio negato/al padre abbandonato./In cambio l`oblio/di chi vita ti ha reso./Eppur ancora/tanto amor cova./Suona carillon/le gioia è dentro di te.».
L`afflato fitto di eros e di aneliti metafisici di Rosanna Zuccaro assurge compiutamente in una lirica assolutamente densa: «In laghi profondi/immergo l`anima./I sospiri del vento/si dileguano nel tempo/Il corpo rapito/dall`amplesso selvaggio/leggero/libera l`anima/in evanescenti trascendenze.».
La gradevole crestomazia è stata curata dalla casa editrice Aletti che l`ha realizzata in una accattivante ed elegante veste tipografica che si avvale in copertina dell`inquietante composizione di Oana Talmacel «Eros e Thanatos».
Giovanni Pasqualino
(fonte) "da BelliniNews"
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