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Opere pubblicate: 19989
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Martedì 31 ottobre 2006, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli
La Tercera Obra da Bertolt Brecht Un evento internazionale nella stagione teatrale dello Stabile di Innovazione partenopeo, alla sua terza tappa europea e per la prima volta a Napoli Alla sua terza tappa europea (la seconda in Italia dopo la prima nazionale a Modena), debutterà, per la prima volta a Napoli, il prossimo martedì 31 ottobre alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 5 novembre), al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, la Compagnia Teatro La Marìa (Santiago del Cile) con La Tercera Obra, tratto da Terrore e miseria del Terzo Reich di Bertolt Brecht. Lo spettacolo, vincitore del prestigoso Fondart De Excelencia, è la terza parte della Trilogia Publica del collettivo cileno ed è in lingua originale con sottotitoli in italiano. Ne saranno interpreti, in scena, Roberto Farias, Cristian Carvajal, Moises Angulo, Alexis Moreno, Alexandra Von Kummel. La scenografia è a cura del Teatro La Marìa, le luci di Ricardo Romero, i costumi di Carolina Sapiain, la regia di Alexandra Von Kummel e Alexis Moreno. Bertolt Brecht per scrivere Terrore e miseria del Terzo Reich, testo su cui si basa La Tercera Obra, attinse a testimonianze oculari e a resoconti giornalistici, scavalcando anche il suo principio di straniamento. Era convinto che solo con l’immedesimazione, per una volta, si potesse sensibilizzare e provocare una reazione immediata di fronte all’atroce progetto nazionalsocialista di Hitler, quindi scrisse un testo anomalo per il suo teatro, che sapesse toccare le corde del sentimento e dell’emozione. Ed è proprio l’inquietante attualità che spinge questa giovane compagnia cilena ad affrontare questo testo–monito, a reinventarlo e contestualizzarlo in un paese come il Cile, che ha vissuto una situazione simile con la dittatura di Pinochet, riconoscendo come certi temi non si siano ancora esauriti. Attraverso un montaggio frammentato che mischia Brecht, hip hop, slang da strada, teorie teatrali e testimonianze politiche, una drammaturgia ibrida ma rigorosa, diventa punto di partenza per una riflessione sulle forme del potere. La Tercera Obra traccia un ponte tra la società tedesca, degli anni precedenti alla seconda guerra mondiale, e quella cilena dei nostri giorni. Allestimento dalla drammaturgia agile e fresca che non lascia una sola risorsa scenica senza usarla, e che si trasforma in un’esplosione teatrale che ha un’energia accattivante e un effetto ipnotico, dove l’uso dell’umorismo ottiene uno status inedito e dove convivono tanti livelli espressivi. Una ricercata conquista estetica ed un esempio di ‘comunicazione’ tra artista e spettatore. La Compagnia Teatro La Marìa è un collettivo indipendente, 'risultato' di un infaticabile lavoro (11 spettacoli rappresentati dal 1999), con un percorso riconosciuto nel mondo teatrale, in cui prevale la qualità e la serietà del suo lavoro, così come una visione particolare con cui si confronta la sua creazione teatrale.
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