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Opere pubblicate: 19997
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Info sull'Opera
Divorata l’Anima dalla tristezza, il lacerato cuore sanguina, resta la solitudine padrona dei dì che ancor saranno. Dalla solitudine, ch’or parmi essere unico rifugio dell’ore travagliate di mia vita, traggo la calma per l’inquieto mio Spirito, che m’induce ad intima, profonda riflessione. Mentre scavo fin nel mio “Intimo”, scopro, Te, sorella Fede, di cui annientai gli impulsi vivificanti pel logorio di troppo umani sentimenti! Or, come luce ascendi, fino a raggiungere la nobile parte, del “sonnolento” mio Essere: la mente e ‘l guardo m’irradi e di nuovo m’induci al dimenticato sorridere. Tu sempre fosti lì, a ricercare un varco, donde riemergere, più vivida che mai! Prodigioso lenimento d’ogni afflizione umana, lo Spirito sorreggi, con la immane Tua forza. Sì, ché, bandita ogni tristezza, radiosa e vivida m’appare la fiaccola della Speranza che nelle Tue ferme mani, Sorella Fede, porti!
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