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Opere pubblicate: 19989
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Info sull'Opera
Un cortometraggio scritto e diretto da Mirko Locatelli e Giuseppe Marzo. Andrea e Matteo, due compagni di classe di diciassette anni, partecipano a un ritiro spirituale organizzato dalla scuola cattolica che frequentano. Con loro c’è Giulia, una coetanea di un’altra classe che da qualche tempo frequenta Andrea. Ma Andrea è confuso: la forte amicizia che lo lega a Matteo lo travolge come una bufera. Gli scherzi e i giochi con i compagni, la lontananza da casa, la trasgressione delle regole, i baci rubati, l’estate alle porte e Andrea e Matteo si ritrovano più vicini che mai, anche solo per pochi istanti, a condividere un momento di contatto, di conoscenza reciproca che trasformerà per sempre i loro rapporti. E’ questo il tema del nuovo film, La farfalla e l’uragano, un cortometraggio scritto e diretto da Mirko Locatelli (Come prima, Crisalidi) e Giuseppe Marzo, frutto di una coproduzione tra Officina Film, Mirko Locatelli, Giuseppe Marzo, Angelo Mascaro e Giuditta Tarantelli. Il film sarà girato in Super 16 mm, nel mese di settembre, con la fotografia di Mladen Matula (Tartarughe dal becco d’ascia, Fame chimica, Come prima) e la colonna sonora originale composta da Marco Ortensi e dalla rock band milanese The Mirrors; nel cast artistico l’attore Mattia De Gasperis, nel ruolo di protagonista (Andrea), affiancato da Chiara Daloiso (Giulia) e Beniamino Barrese (Matteo). Tra i personaggi secondari, molti adolescenti incontrati nelle scuole di Milano e provincia o in corsi di recitazione. Tra gli altri: Simone Bacuzzi, Fabio Chiovini, Pamela Erba, Luca Fiamenghi, Andrea Lerose, Alex Rogora, Anja Rubini, Libero Stelluti, Giulia Trabucco. E' proprio dell'adolescenza lo scoprirsi a pensare a se stessi come non si era mai fatto prima, magari chiusi nella propria stanza. Ci si interroga sui cambiamenti, si ha l'impressione di vedere il mondo con occhi nuovi, in un luogo di passaggio, di faticosa ricerca di modelli ai quali fare riferimento e nei quali trovare conferma. Interrogarsi sulla propria identità significa anche porsi delle domande sulla propria sessualità: nella fase più forte della ricerca di sé, alcune ragazze e ragazzi non trovano tracce o modelli nel mondo degli adulti, così come viene loro presentato, in cui rispecchiarsi per poi differenziarsi. Non essere previsti può comportare la sensazione di non sentirsi reali. (Mirko Locatelli e Giuseppe Marzo, i registi del film) Ufficio stampa Giuditta Tarantelli 347.91.55.194 www.cinemaindipendente.it Tel. 02.56.96.469 Fax 02.700.512.575
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