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Opere pubblicate: 19992
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Info sull'Opera
Intorpidita l’aria già m’annuncia sera, disfa i contorni d’accatastate case alle mie spalle; del lontano orizzonte la vision lentamente asconde. Sparito il Sole, scura la montagna gettasi nel mare intorpidito anch’esso: nero spumante a divenir s’appressa; tremuli lucichii mi dona al guardo; nel cupo specchio mischia il chiaror di spumose onde, unica voce ch’odesi d’attorno. Di luna neppur l’ultimo quarto scorgo. Pesante l’anima, chiara la mente nei ricordi, penso: “E’ l’ora, questa, più giusta pel commiato! E, Tu, m’andasti sul calar del giorno, ma piena luce, che al tuo spegnersi stridea, ancor serbaa quel primo dì di Primavera!” Or, sola, in sì scura sera, vivido ricordo di Te il sen mi strazia…, …mentre m’appar, nel cupo azzurro, colma d’intensa, palpitante luce, la prima solitaria stella; annego il guardo in essa e…, nel tumulto…, il cuor mi si rallenta: l’immagine di Te entro i miei lumi fa rapido ritorno e il pensier mio ai dì che insieme possedemmo mi trasporta…! Larghe le braccia, or, in spasmodico sforzo si tendono…, s’agitano…, l’abbraccio van cercando…! Ma vuote e tremanti , sul grembo mio ricadono: d’estasi soltanto un attimo, per Te, dal Ciel mi fu concesso!
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