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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
XIII È in ogni core diverso amore. Chi pena ed ama senza speranza; dell'incostanza chi si compiace: questo vuol guerra, quello vuol pace; v'è fin chi brama la crudeltà. Fra questi miseri se vivo anch'io, ah non deridere l'affanno mio, che forse merito la tua pietà! XIV È follia se nascondete, fidi amanti, il vostro foco: a scoprir quel che tacete un pallor basta improvviso, un rossor che accenda il viso, uno sguardo ed un sospir. E se basta così poco a scoprir quel che si tace, perché perder la sua pace con ascondere il martìr? XV Rondinella, a cui rapita fu la dolce sua compagna, vola incerta, va smarrita dalla selva alla campagna, e si lagna, intorno al nido, dell'infido cacciator. Chiare fonti, apriche rive più non cerca, al dì s'invola, sempre sola, e finché vive si rammenta il primo amor. XVI Se intende sì poco che ho l'alma piagata, tu dille il mio foco, tu parla per me. (Sospira l'ingrata, contenta non è). Sai pur che l'adoro, che peno, che moro, che tutta si fida quest'alma di te. (Si turba l'infida, contenta non è). XVII Ei d'amor quasi delira, e il tuo labbro lo condanna? Ei mi guarda, e poi sospira, e tu vuoi che sia crudel ? Ma sia fido, ingrato sia, so che piace all'alma mia; e, se piace allor che inganna, che sarà quando è fedel ?
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