Quando nell’aria espandi l’inconfondibile tuo canto,
miro l’altero volto ed il calor che emanano i tuoi occhi,
allor si ferma il Mondo!
Calamita quest’Anima nell’assoluta immobilità pone il mio essere
il vibrar sicuro e limpido della tua voce
che in sé racchiude bellezza ed armonia.
Nutre il mio orecchio che sembra dilatarsi fino allo spasimo
nell’attento, minuzioso ascolto
ch’è sì grande delizia pel mio Spirito.
E la calda pienezza e gli smaltati accenti
che van colmando l’aria,
talor, con raro garbo, mi trasformi in morbidi velluti dai sublimi toni
e svolgi nastri di leggerissima seta, da tenerissime tinte adornati.
Ma, quando, sul finir del tuo canto
- mentre il respiro mi trattiene il petto -
corposo e argenteo lanci l’acuto,
oppure affini il filo delle note finché sospiro impercettibile diventa,
e le tue labbra, lentamente, van congiungendosi
in leggerissimo soffio, per poi tornare mute,
ancora un poco rimane fermo il tempo
e, mentre attendo che il mio respir si plachi,
resto statica a guardarti nel religioso silenzio che intorno avei creato.

(A mio figlio Carlo)

In: AA.VV. “Verrà il mattino… e avrà un tuo verso “ Poesie d’Amore, vol. 3
I Edizione, Aletti Editore

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