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Info sull'Opera
Autore:
Comunicati Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Simon Boudvin @ Blindarte contemporanea

di Comunicati Stampa

and so on

Simon Boudvin





18 marzo - 14 maggio
inaugurazione
18 marzo
h 18.30

march 18 - may 14
opening
march 18
6.30 pm



Ways, 2006. color photograh, cm 15x20


La ricerca artistica di Simon Boudvin parte da una attenta analisi di quelle architetture che, sorte per soddisfare una qualche utilità, sono divenute parte del nostro panorama urbano.
Attraverso i suoi progetti l'artista reinterpreta questi luoghi. Con la rielaborazione digitale interviene sulle architetture riadattandole a nuove possibilità. Come un Robinson Crusoe, confinato in un isola deserta, cerca di arrangiare tutto ciò che trova in funzione delle nuove necessità, così l'artista agisce sul paesaggio recuperando alcune costruzioni e, non curante della funzione per le quali sono state edificate, le modifica in alcuni punti finendo per dotarle di una diversa, anche se assurda ed ironica, chiave di lettura.
Simon Boudvin ricostruisce all'interno della galleria uno di questi scenari non difficilmente visibili nei centri abitati. Ma questa volta il visitatore sarà costretto ad osservarlo da un nuovo punto di vista con una conseguente diversa percezione dell'architettura, come il Robert Maitland del "Concrete Island" di J. G. Ballard che, ritrovandosi nel mezzo di una isola spartitraffico, circondato dallo sfrecciare continuo delle macchine, instaura con il luogo già conosciuto un inedito alienante rapporto.
La prima mostra italiana di Simon Boudvin propone, non senza ironia, visioni di comuni contesti urbani recuperati e riadattati secondo una nuova luce, che ambiscono a porre l'attento visitatore al di fuori del consueto sistema che lo circonda, dotandolo di una capacità cognitiva utile a saggiarne i limiti e le implicazioni.
"L'apparente naturalità che osserviamo nella sua opera, cela sempre qualche cosa di inatteso, di anormale, un assurdo possibile. Questo sottile contrasto genera una sorpresa, una lettura imprevista che provoca attorno all'opera un'aura leggera di poesia" (Giuseppe Penone)

Simon Boudvin’s artistic research starts from a careful analysis of those architectures that, born to satisfy a sort of utility, now are a part of our urban view.
Through his projects the artist re-interprets these places. With the digital new elaboration he intervenes on the architectures giving them new possibilities. As Robinson Crusoe, confined in a desert island, tries to arrange everything he finds according to the new necessities, so the artist acts on the landscape regenerating some buildings and, careless of the function they were built for, he modifies them here and there giving them a different, even if absurd and ironic, interpretation.
Simon Boudvin reconstructs inside the gallery one of the sceneries you can easily find in the built-up areas. But now the visitor will be forced to observe it from a new point of view and consequently with a different perception of the architecture, as Robert Maitland in the “ Concrete Island” by J.G. Ballard who, standing in the middle of a roundabout surrounded by the endless whizzing of the traffic, established a new and alienating relationship with the place he already knew.
Simon Boudvin’s first Italian exhibition proposes, with a sort of irony, some views of common urban contexts regenerated and readjusted according to a new light, that aim to put the careful visitor out of the usual system that surrounds him, giving him a new skill of knowledge, useful to taste its limits and implications.
"The apparent natural quality of his work always hides something unexpected and abnormal, a possibility for the absurd. This subtle contrast is surprising and gives the work a light, poetic aura" (Giuseppe Penone)

Le point de départ de la recherche artistique de Simon Boudvin est une analyse attentive de ces architectures qui, nées pour répondre à une quelconque utilité, font maintenant partie de notre paysage urbain.
A travers ses projets, l'artiste réinterprète ces lieux. En les réélaborant en digital il intervient sur les architectures en les réadaptant à de nouveaux usages.
Ainsi qu'un Robinson Crusoé, abandonné sur une île déserte, l'artiste s'efforce d'arranger tout ce qu'il découvre en fonction de ses nouvelles nécessités ; il agit sur le paysage en récupérant quelques constructions et, sans se préoccuper de la fonction pour laquelle elles avaient été bâties, il les modifie et finit par leur donner une clef de lecture différente, parfois absurde et ironique.
Simon Boudvin reconstruit à l'intérieur de la galerie un de ces scénarios qu'il n'est pas facile de voir dans les centres urbains. Mais le visiteur sera obligé de l'observer d'un nouveau point de vue avec une perception différente de l'architecture, comme ce Robert Maitland dans « Concrete Island » de J.C. Ballard qui, s'étant retrouvé au milieu d'un échangeur routier, encerclé par des voitures qui n'arrêtent pas de passer, crée avec ce lieu qu'il connaît pourtant déjà un nouveau rapport d'aliénation.
La première exposition en Italie de Simon Boudvin propose, non sans ironie, des visions de contextes urbains connus, mais récupérés et réadaptés selon une lumière nouvelle, qui ont l'ambition de transporter le spectateur attentif en dehors du système qui l'entoure d'habitude, en lui fournissant une capacité de compréhension utile à en évaluer les limites et les implications.
"L'apparent naturel que nous pouvons observer dans son oeuvre cache toujours quelque chose d'inattendu, d'anormal, une possibilité d'absurde. Ce contraste subtil génère une surprise, une lecture imprévue qui provoque autour de l'oeuvre une aura légère de poésie." (Giuseppe Penone)


Simon Boudvin è nato a Mans nel 1979, vive e lavora a Parigi/was born in Mans in 1979, lives and works in Paris.
Principali mostre personali/selected solo exhibitions: 2006 ‘Exometries’, Galerie Hengevoss Dürkop, Hambourg; ‘...’, Galerie Nadine Gandy, Bratislava; ‘And so on’, Blindarte contemporanea, Napoli; 2005 ‘Ville perdue’, Galerie Corentin Hamel
Principali mostre collettive/selected group exhibitions 2005 ‘Itanomthub’, Mains d’oeuvre, St Ouen; ‘Almost Something’, Flux Factory, New York; ‘+ou- dense’, CAUE92, la galerie du petit château, Sceaux; ‘Liste’, Galerie Corentin Hamel, Bâle; ‘J’en rêve’, Fondation Cartier, Paris; ‘Schau der meisterklassen’, Galerie Hengevoss-Dürkop, Hambourg; 2004 Fiac, stand de la Galerie Corentin Hamel; ‘Exchange exibition’, Hunter College, Time Square Gallery, New York: ‘Open studio’, Ssamzie space, Séoul; ‘Félicités…’, ENSBA, Paris; 2003 ‘We don’t play’, Ménagerie de verre, pour Marcel Wallace, Paris; ‘Children’, Galerie Corentin Hamel, Paris; ‘Mobile’, Care Off Gallery, Milan; ‘Déguisement’, Galerie Hedaes Devira, Paris ;‘Acces-s’, Festival arts électroniques, avec ‘buy sellf', Pau; 2002 ‘Scape’, Flux Factory, Queens, New York; ‘Surf nazis must die’, Galerie Corentin Hamel, Paris; 2001 ‘Traversée’ avec Seulgi Lee, Arc,Musée d'art moderne de la ville de Paris; ‘Soustraction’, Galerie Corentin Hamel; ‘Objet commun’, avec les élèves de l'école Centrale, Antony;; ‘Noctambule' avec Paolo Code, paris project room, Paris; 2000 ‘Boutique nuée’, exposition à la Galerie Saint-Eustache avec SEche, Paris;‘Dessin en cours’, ENSBA, Paris.



Blindarte contemporanea
Via Caio Duilio 4d
80125 - Napoli
+39 081 2395261
info@blindarte.it
www.blindarte.it
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