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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Appuntamento di grande suggestione e fascino per il prossimo 10 marzo, presso la risto-galleria Pizzarté, a Catania: in mostra le installazioni dell’artista Claudio Arezzo di Trifiletti.
Media Partner dell’evento sono TRIBE Società Cooperativa e TRIBE ART - La Guida [www.tribenet.it], mensile sugli eventi artistici siciliani. Alessandro Bertirotti [sociologo cognitivista, docente di Teoria delle Relazioni pubbliche - Università di Catania] e Amanda Jane Succi (relatore pubblico cognitivista, docente di Tecniche delle Relazioni pubbliche - Università di Catania) scrivono nel catalogo: “Secondo le contemporanee tendenze dell’estetica statunitense, per la precisione la Scuola di Chicago, impersonata da Wallheim e Dickie, l’arte è una “Intersezione di intenzioni”, ossia il luogo di incontro fra l’autore ed il fruitore. Grazie all’arte, codice comunicativo asemantico, l’evoluzione dell’umanità procede in una dimensione tanto immaginifica quanto reale. Nelle opere di Claudio Arezzo di Trifiletti coesistono proprio queste due dimensioni: l’immaginario individuale che diventa sociale nella realtà dell’opera. I cromatismi, la pastosità degli accostamenti figurativi, la formalizzazione dei colori sono tutti elementi che conferiscono alle produzioni del nostro una valenza estetica che deve essere, in primis, contemplata più che necessariamente compresa. Il mondo dell’espressione artistica attuale è una commistione di più tendenze e quindi richiede spesso una sospensione di giudizio definitivo e preciso. Nel caso delle opere di questo autore, giovane promessa siciliana, le derivazioni mediterranee ed europee sono evidenti ed al tempo stesso confuse. È una pittura solare, chiara e luminosa che nasconde spesso un retroterra inespresso e volutamente taciuto. Per questi motivi, l’azione forse più produttiva che ogni frequentatore delle opere del Arezzo di Trifiletti dovrebbe adottare è quella proposta da Karl Raimund Popper: la meraviglia. Secondo il grande filosofo ed epistemologo contemporaneo, scomparso nel 1995, non può esistere alcuna forma di scienza senza un atteggiamento preventivo di stupore. È lo stupore che guida l’interessamento degli uomini, ossia la disposizione cognitiva ed emozionale che ogni individuo è in grado di provare verso qualche cosa, o situazione. Il desiderio di scoprire ciò che apparentemente si conosce nasce da una disposizione della mente: la volontà di celare l’ovvio per investigare il nuovo. Arezzo di Trifiletti incarna proprio, e tutta la sua opera ne è espressione artistica, questo atteggiamento, inducendo i suoi estimatori a godere di queste scoperte. Si tratta in effetti di un invito costante alla ricerca di nuove suggestioni colorate, nelle quali sia possibile trovare un pezzo di noi, ancorché confuso ed offuscato dalle certezze inesorabili della monotonia quotidiana”. Elisa Toscano scrive nel catalogo: “Lo straordinario risiede nel cammino delle Persone Comuni“. Paulo Coelho, Da “Il Cammino di Santiago“ “Solo tramite l’arte e la conoscenza è possibile percepire lo straordinario che è in ognuno di noi. E’ l’istante in cui si decide di vivere la propria vita e non di esistere semplicemente. La meta, il cammino, il percorso di vita rappresentano gli elementi del processo di evoluzione spirituale dell’artista che lo ha portato da tempo ad esprimersi in arte. Claudio artista e splendido amico, ci permette di leggere la sua interpretazione della realtà e dei movimenti d’animo con cui interagisce con essa. Lo straordinario vive nell’arte di esprimere energia, sentimento, anima e poesia nel colore, nella tela, nel tratto. L’anima colorata di un essere che si rende pittura per essere. Non voglio limitare e stigmatizzare in termini ciò che l’arte rende libero, lascio ai lettori di questo book il piacere, per gli amici l’onore, di partecipare alla vita e all’arte di Claudio lasciandosi pervadere da quanto egli riesce a trasmettere riuscendo così a soddisfare tramite i sensi la fame della nostra anima“.
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