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Opere pubblicate: 19989
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Info sull'Opera
In mostra i manoscritti illeggibili di
Alessandro Algardi Domenica 5 marzo 2006 alle 18,30 alla presenza dell’artista inaugura alla G.A.M. di Faenza (Ra) la personale di Alessandro Algardi a cura di Ubeir Peeters Alessandro Algardi di origine milanese ha cominciato la propria ricerca alla fine degli Sessanta e gli inizi degli anni Settanta all’interno delle ricerche sulla scrittura e sulla grafia e traendo ispirazione dalle poetiche degli anni Sessanta di Piero Manzoni e Fontana. Da allora ha esposto in numerose collettive e personali in Italia e all’estero tra cui tra cui ricordiamo “Libri e parole” allestita nel 1982 alla Biblioteca Nazionale Madrid, “The artist and the Book in the Twentieth Century Italy” al Museum of Modern Art di New York nel 1992 e l’ultimissima “Arte è pensiero” a Palazzo Tè a Mantova nel gennaio-febbraio di quest’anno. Come Manzoni e Fontana Algardi lavora su tele monocrome. Il bianco o il nero sono i suoi colori preferiti su cui incide più volte sulla stessa riga diversi strati di scritture fino a rendere illeggibile il significato. Come nei suoi maestri il suo lavoro comincia con l’azzeramento dell’estetica della pittura. Ma a differenza loro l’introduzione del segno della grafia diventa elemento estetico, grafia non decifrabile e polisemica. Ambigua. “Queste stesure di bianco, svolte entro un ridottissimo margine di godibilità percettiva, - scrive il critico Flaminio Gualdoni nel 1983 - si muovono in un ambito di precisa fisicità, istituendo un campo di scorrimento fluido tra la materialità dello scrivere (le quantità della traccia) e quella del supporto (la tela, la carta, eccetera), in cui la mobilità di letture istituita dalle variazioni di incidenza luminosa svolge un ruolo attivo, nettamente propositivo”. In questo modo Algardi trasforma la scrittura in semplice segno grafico e in un gesto rituale e ripetitivo. Una sorta di esercizio meditativo in cui l’azione di azzeramento di depurazione dal rumore delle forme, dai colori, dai significati diventa pura esperienza soggettiva del pensare e rappresentazione di un paesaggio spirituale. “L’arte di Alessandro Algardi è viva. – spiega il curatore della mostra Ubeir Peeters - E’ facile scriverne poiché, nelle sue opere calligrafiche su tela, l’eleganza dei suoi quadri illeggibili è dominata dall’espressione nascosta delle sue idee. Nella sua scrittura pietrificata è possibile trovare un’eco e una sedimentazione di secoli di culture scritte”. La mostra rimarrà allestita fino al 2 aprile 2006. Scheda tecnica Mostra: Alessandro Algardi A cura di: Ubeir Peeters Organizzazione: G.A.M. Faenza - Galleria di Arte Moderna e Contemporanea Sede: G.A.M, via Maestri del Lavoro, 1 – 48018 – Faenza (RA) Patrocinio: Comune di Faenza Inaugurazione: domenica 5 marzo ore 18:30 Periodo: Dal 5 marzo al 2 aprile 2006 Orario: Dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 18.00. Sabato e domenica dalle 15,30 alle 19.00 Catalogo: Alessandro Algardi edito da Christian Maretti Editore Informazioni: 0546-682027 – info@gamfaenza.com In allegato il ritratto dell'artista + "Finzione" - 1993, cm.70x100 - tecnica mista su carta + il curriculum vitae dell'artista.
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