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Opere pubblicate: 19989
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Info sull'Opera
PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO
- ASSESSORATO ALLA CULTURA - CONVEGNO NAZIONALE DI STUDI CAMPIANI L’OPERA DI CRISTINA CAMPO AL CROCEVIA CULTURALE DEL NOVECENTO EUROPEO Ideatore: Prof. Tommaso Romano Direttore Culturale: Prof. Arturo Donati - Palermo 28 febbraio – 1 marzo 2006 - Fondazione Culturale Lauro Chiazzese Via Bara all’Olivella, 2 90133 PALERMO PROGRAMMA DEL CONVEGNO · Martedì 28 febbraio 2006 16.00/20.00 - Prima sessione presieduta dal Prof. Tommaso Romano; 16.00/16.30 - Accoglienza dei convenuti; Presentazione giornate di studio; Avvio dei lavori; 16.30/17.30 - Saluto del Presidente della Provincia Regionale di Palermo On. Francesco Musotto; - Intervento dell’Assessore alla Cultura della Provincia Regionale di Palermo Prof. Tommaso Romano; 17.30/18.00 - Prof.ssa Margherita Pieracci Harwell: “Cristina Campo e Leone Traverso”; 18.00/18.30 - Prof. Silvio Raffo: “Cristina Campo, traduttrice di mistici inglesi”; 18.30/19.00 - Prof.ssa Monique Baccelli: “La traduzione in francese di Cristina Campo”; 19.00/19.30 - Prof. Aldo Gerbino: “Del rito, della fragranza. Noterella per Cristina”; 19.30/20.00 - Interventi del pubblico e chiusura del lavori. · Mercoledì 1 marzo 2006 09.15/13.00 - Seconda sessione presieduta dal Prof. Ernesto Marchese. 09.15/09.30 - Accoglienza dei convenuti; 09.30/10.00 - Prof. Aurelio Pes: “Vite parallele, orizzonti inconciliabili: Cristina Campo e Elémire Zolla”; 10.00/10.30 - Prof.ssa Margherita Dalmati: “Cristina Campo e il suo mondo”; 10.30/11.00 - Prof. Ernesto Marchese: “Cristina Campo e la quarta virtù teologale”; 11.00/11.30 - Pausa e comunicazioni; 11.30/12.00 - Prof. Piero Longo: “Spiritualità e ‘religio’” tra Oriente e Occidente nella poesia di Cristina Campo”; 12.00/13.00 - Interventi del pubblico e chiusura del lavori; 13.00/16.00 - Pausa. · Mercoledì 1 marzo 2006 16.00/20.00 - Terza sessione presieduta dal Prof. Arturo Donati; 16.00/16.30 - Accoglienza dei convenuti; 16.30/17.00 - Prof.ssa Maria Pertile: “La fiamma come un bacio.” Poesia e Filosofia in Cristina Campo e Maria Zambrano; 17.00/17.30 - Prof. Massimo Morasso: “Il pudore della distanza intorno a - Lettere a Mita - di Cristina Campo”; 17.30/18.00 - Prof. Arturo Donati: “Sulla soglia dell’essere”. Cristina Campo tra genialità, retorica e trascendenza; 18.00/18.30 - Prof. Gianfranco Draghi: “Figure della fiaba in Cristina Campo”; 18.30/19.30 - Interventi del pubblico e letture di poesie; 19.30/20.00 - Intervento conclusivo del Prof. Tommaso Romano; Chiusura lavori da parte del Prof. Arturo Donati. Il Convegno Nazionale di Palermo, che registra anche il contributo della scrittrice greca Margherita Dalmati e della traduttrice francese della Campo, Monique Baccelli, è stato realizzato grazie al sostegno della Provincia Regionale di Palermo e allo straordinario impegno dell’Assessorato alla Cultura. Nasce col preciso intento culturale di offrire contributi per nuovi orientamenti degli studi campiani. Studi che implicano non soltanto l’analisi, di fatto già operata, della straordinaria scrittrice, piuttosto l’esame critico delle questioni nodali che hanno caratterizzato la cultura di un secolo, la riflessione sul rapporto millenario tra poesia e filosofia, tra innovazione e tradizione, tra cultura e spiritualità, tra emancipazione e valori di riferimento. Approfondimenti senza i quali non si coglie del tutto la stupefacente complessità delle sue opere. La difficile realtà in cui viviamo deve indurci ad analizzare con responsabilità e intelligenza le contraddizioni della modernità, così avvertite e temute dalla Campo, in nome di una ricomposizione problematica dell’uomo, di una “cultura dell’anima” che valorizzi il nostro tempo minacciato dall’omologazione. “Eppure amo il mio tempo… il tempo della bellezza in fuga…” Cristina Campo Vittoria Guerrini, in arte Cristina Campo (Bologna 1923, Roma 1977), ormai riconosciuta come una delle voci poetiche più alte del novecento, è stata straordinaria ed originale interprete della più profonda spiritualità insita nella letteratura europea. Appassionata studiosa di Hoffmannsthal, rivisitò il mondo misterioso delle fiabe svelandone le trascendenti simbologie. Fu traduttrice e critica di originale metodologia, enucleando dalle opere letterarie l’idea del destino e il dominio della legge di necessità sulle vicende umane che l’arte esprime in una aurea di bellezza. Appartenne al ristretto nucleo di intellettuali che avviarono l’introduzione di Simone Weil in Italia. Negli anni cinquanta maturò la sua prima formazione nella Firenze dei grandi poeti del tempo, trasferendosi dal ’56 per sempre a Roma. Studiosa di spessore leopardiano, stabilì intensi sodalizi umani e spirituali e innumerevoli frequentazioni di grandissimo rilievo, basti menzionare: Luzi, Traverso, Turoldo, Bigongiari, Merini, Bemporad, Bazlen, Dalmati, Pound, Montale, William, Pieracci, Malaparte, Silone, Monicelli e Scheiwiller. Tra i filosofi ricordiamo Elémire Zolla, Andrea Emo, Lanzo del Vasto, Danilo Dolci che sostenne nei momenti difficili, ed Ernst Bernhard che le fece conoscere il pensiero di Jung, di cui era stato allievo. Fu consulente editoriale, scrisse su importantissime riviste e studiò l’esicaismo, la mistica occidentale ed orientale, i grandi classici e i poeti di ogni tempo. La sua “metafisica della bellezza” la indusse a una controversa e profonda riflessione sulla liturgia, ritenendo la sacralità dei riti e la comprensione del valore della trascendenza efficaci difese dalla minaccia della despiritualizzazione del mondo incombente sulla modernità che secondo la Campo, in una certa misura, è disattenta alla bellezza ed esposta alla vanificazione delle intenzioni. L’architettura culturale e spirituale dell’universo campiano si desume anche dai tanti e ricchi epistolari. In particolare dalle “Lettere a Mita” (la scrittrice Margherita Pieracci Harwell), uno degli epistolari più affabulanti di tutta la letteratura italiana, è infatti possibile ricostruire la storia di un’anima che palpita per l’incanto e la tragedia della vita. Vita che per la Campo è teatro della sfida al destino condotta dalla poesia e dal sacro. Opere di Cristina Campo: Saggi raccolti in “Gli imperdonabili” (1986); “Sotto falso nome”(1998). Poesie e traduzioni:“La tigre assenza”(1991); epistolario “Lettere a Mita”,(1999), tutte edite da Adelphi-MI. Carteggi: “Lettere a Piero Polito”, ed. Via del Vento, Pistoia, (1998); “Il Fiore è il nostro segno”, (2001) e “Lettere a un amico lontano”,(1989),editi da Scheiwiller, Milano;“Lettere a Maria Zambrano”,Ed. Morcelliana, Brescia,2003. Di prossima pubblicazione quello con Leone Traverso. Inediti gli altri epistolari.
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