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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Spinse amor e dolor ove ir non debbe,
la mia lingua aviata a lamentarsi, a dir di lei per ch’io cantai et arsi, quel che, se fusse ver, torto sarebbe; ch’assai ’l mio stato rio quetar devrebbe quella beata, e ’l cor racconsolarsi vedendo tanto lei domesticarsi con colui che, vivendo, in cor sempre ebbe. E ben m’acqueto, e me stesso consolo; né vorrei rivederla in questo inferno, anzi voglio morire, e viver solo: ché più bella che mai con l’occhio interno con li angeli la veggio alzata a volo, a’ pie’ del suo e mio signore eterno.
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