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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Mente mia, che presaga de’ tuoi danni,
al tempo lieto già pensosa e trista, sí ’ntentamente ne l’amata vista requie cercavi de’ futuri affanni, a gli atti, a le parole, al viso, a i panni, a la nova pietà con dolor mista: potêi ben dir, se del tutto eri avista: "Questo è l’ultimo dí de’ miei dolci anni." Qual dolcezza fu quella, o misera alma! come ardavamo in quel punto ch’i’ vidi gli occhi, i quai non devea riveder mai, quando a lor, come a’ duo amici più fidi, partendo, in guardia la più nobil salma, i miei cari penseri e ’l cor lasciai!
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