|
Opere pubblicate: 19994
|
Info sull'Opera
Ne l’età sua più bella e più fiorita,
quando aver suol Amor in noi più forza, lasciando in terra la terrena scorza, è l’aura mia vital da me partita, e viva e bella e nuda al ciel salita: indi mi signoreggia, indi mi sforza. Deh, perché me del mio mortal non scorza l’ultimo dí, ch’è primo a l’altra vita? Ché, come i miei pensier dietro a lei vanno, cosí leve, espedita, e lieta l’alma la segua, et io sia fuor di tanto affanno. Ciò che s’indugia è proprio per mio danno, per far me stesso a me più grave salma. Oh, che bel morir era, oggi, è terzo anno!
Non sono presenti notizie riguardanti questa opera.
|