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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Poi che la vista angelica, serena,
per sùbita partenza, in gran dolore lasciato ha l’alma e ’n tenebroso orrore, cerco parlando d’allentar mia pena. Giusto duol certo a lamentar mi mena; sassel chi n’è cagione, e sallo Amore; ch’altro rimedio non avea ’l mio core contra i fastidî, onde la vita è piena. Questo un, Morte, m’ha tolto la tua mano: e tu che copri, e guardi, et hai or teco, felice terra, quel bel viso umano, me dove lasci, sconsolato e cieco, poscia che ’l dolce et amoro e piano lume de gli occhi miei non è più meco?
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