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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
In tale stella duo belli occhi vidi,
tutti pien d’onestade e di dolcezza, che presso a quei d’Amor leggiadri nidi il mio cor lasso ogni altra vista sprezza. Non si pareggi a lei qual più s’aprezza, in qual ch’etade, in quai che strani lidi: non chi recò con sua vaga bellezza in Grecia affanni, in Troia ultimi stridi; no la bella romana che col ferro apre il suo casto e disdegnoso petto; non Polissena, Isifile et Argia. Questa eccellenzia è gloria, s’i’ non erro, grande a natura, a me sommo diletto, ma che vèn tardo, e sùbito va via.
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