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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Chi vuol veder quantunque po’ Natura
e ’l Ciel tra noi, venga a mirar costei, ch’è sola un sol, non pur a li occhi mei, ma al mondo cieco, che vertù non cura; e venga tosto, perché Morte fura prima i migliori, e lascia star i rei: questa, aspettata al regno delli dèi, cosa bella mortal, passa e non dura. Vedrà, s’arriva a tempo ogni vertute, ogni bellezza, ogni real costume giunti in un corpo con mirabil tempre. Allor dirà che mie rime son mute, l’ingegno offeso dal soverchio lume: ma se più tarda, avrà da pianger sempre.
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