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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Il mal mi preme, e mi spaventa il peggio,
al qual veggio sí larga e piana via, ch’i’ son intrato in simil frenesia, e con duro penser teco vaneggio; né so se guerra o pace a Dio mi cheggio, ché ’l danno è grave, e la vergogna è ria. Ma per che più languir? Di noi pur fia quel ch’ordinato è già nel sommo seggio. Ben ch’i’ non sia di quel grand’onor degno che tu mi fai, ché te n’ingana Amore, che spesso occhio ben san fa veder torto, pur d’alzar l’alma a quel celeste regno è il mio consiglio, e di spronare il core; perché ’l camin è lungo, e ’l tempo è corto.
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