|
Opere pubblicate: 19994
|
Info sull'Opera
Qual ventura mi fu, quando da l’uno
de’ duo i più belli occhi che mai fûro, mirandol di dolor turbato e scuro, mosse vertù che fe’ ’l mio ’nfermo e bruno! Send’io tornato a solver il digiuno di veder lei che sola al mondo curo, fummi il Ciel et Amor men che mai duro, se tutte altre mie grazie inseme aduno. Ché dal destr’occhio, anzi dal destro sole de la mia donna, al mio destr’occhio venne il mal che mi diletta, e non mi dole; e pur com’intelletto avesse, e penne, passò quasi una stella che ’n ciel vóle; e natura e pietate il corso tenne.
Non sono presenti notizie riguardanti questa opera.
|