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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
I’ mi vivea di mia sorte contento,
senza lagrime, e senza invidia alcuna; che s’altro amante ha più destra fortuna, mille piacer non vaglion un tormento. Or quei belli occhi ond’io mai non mi pento de le mie pene, e men non ne voglio una, tal nebbia copre, sí gravosa e bruna, che ’l sol de la mia vita ha quasi spento. O Natura, pietosa e fera madre, onde tal possa, e sí contrarie voglie di far cose e disfar tanto leggiadre? D’un vivo fonte ogni poder s’accoglie: ma tu come ’l consenti, o sommo Padre, che del tuo caro dono altri ne spoglie?
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