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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Passer mai solitario in alcun tetto
non fu quant’io, né fera in alcun bosco; ch’i’ non veggio ’l bel viso, e non conosco altro sol, né quest’occhi hann’altro obietto. Lagrimar sempre è ’l mio sommo diletto, il rider doglia, il cibo assenzio o tòsco; la notte affanno, e ’l ciel seren m’è fosco, e duro campo di battaglia il letto. Il sonno è veramente, qual uom dice, parente de la morte, e ’l cor sottragge a quel dolce penser che ’n vita il tène. Solo al mondo paese almo, felice, verdi rive fiorite, ombrose piagge, voi possedete, et io piango il mio bene.
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