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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Il cantar novo e ’l piange delli augelli
in sul dí fanno retentir le valli, e ’l mormorar de’ liquidi cristalli giù per lucidi, freschi rivi, e snelli. Quella che neve il vólto, oro i capelli, nel cui amor non fûr mai inganni né falli, destami al suon de li amorosi balli, pettinando al suo vecchio i bianchi velli. cosí mi sveglio a salutar l’Aurora e ’l Sol ch’è seco, e più l’altro ond’io fui ne’ primi anni abbagliato, e son ancóra. I’ gli ho veduti alcun giorno ambedui levarsi inseme, e ’n un punto e ’n un’ora quel far le stelle, e questo sparir lui.
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