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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Già desiai con sí giusta querela
e ’n sí fervide rime farmi udire, ch’un foco di pietà fêssi sentire al duro cor ch’a mezza state gela; e l’empia nube, che ’l raffredda e vela, rompesse a l’aura del mi’ ardente dire, o fêssi quella ’ltrui in odio venire che ’ belli, onde mi strugge, occhi mi cela. Or non, odio per lei, per me pietate, cerco; ché quel non vo’, questo non posso; tal fu mia stella, e tal mia cruda sorte! Ma canto la divina sua beltate; ché, quand’i’ sia di questa carne scosso, sappia ’l mondo che dolce è la mia morte.
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