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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Grazie ch’a pochi il ciel largo destina:
rara vertù, non già d’umana gente, sotto biondi capei canuta mente, e ’n umil donna alta beltà divina; leggiadria singulare e pellegrina, e ’l cantar che ne l’anima si sente, l’andar celeste, e ’l vago spirto ardente, ch’ogni dur rompe, et ogni altezza inchina; e que’ belli occhi che i cor fanno smalti, possenti a rischiarar abisso e notti, e tôrre l’alme a’ corpi, e darle altrui; col dir pien d’intelletti dolci et alti, co i sospiri soavemente rotti: da questi magi transformato fui.
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