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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Pasco la mente d’un sí nobil cibo,
ch’ambrosia e nectar non invidio a Giove; ché sol mirando, oblio ne l’alma piove d’ogni altro dolce, e Lete al fondo bibo. Talor ch’odo dir cose, e ’n cor describo, per che da sospirar sempre ritrove, rapto per man d’Amor, né so ben dove, doppia dolcezza in un vólto delibo: che quella voce in fino al ciel gradita, suona in parole sí leggiadre, e care, che pensar no ’l porìa, chi non l’ha udita. Allor inseme, in men d’un palmo, appare visibilmente, quanto in questa vita arte, ingegno, e natura, e ’l ciel pò fare.
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