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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
O invidia nimica di vertute
ch’a’ bei principi volentier contrasti, per qual sentier cosí tacita intrasti in quel bel petto, e con qual arti il mute? Da radice m’hai svelta mia salute: troppo felice amante mi mostrasti a quella che miei preghi umili e casti gradí alcun tempo, par ch’odi’ e refute. Né, però che con atti acerbi e rei del mio ben pianga e del mio pianger rida, porìa cangiar sol un de’ pensier mei. Non, perché mille volte il dí m’ancida, fia ch’io non l’ami, e ch’i’ non speri in lei; che s’ella mi spaventa, Amor m’affida.
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