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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Giunto m’ha Amor fra belle e crude braccia,
che m’ancidono a torto; e s’io mi doglio, doppia ’l martìr; onde pur, com’io soglio, il meglio è ch’io mi mora amando, e taccia: ché porìa questa il Re qualor più agghiaccia arder co gli occhi, e rompre ogni aspro scoglio; et ha sí egual a le bellezze orgoglio, che di piacer altrui par che le spiaccia. Nulla posso levar io per mi’ ’ngegno del bel diamante ond’ell’ha il cor sí duro; l’altro è d’un marmo che si mova e spiri: ned ella a me per tutto ’l suo disdegno torrà già mai, né per sembiante oscuro, le mie speranze, e i miei dolci sospiri.
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