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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
S’i’ fussi stato fermo a la spelunca
là dove Apollo diventò profeta, Fiorenza avria forse oggi il suo poeta, non pur Verona e Mantoa e Arunca; ma perché ’l mio terren più non s’ingiunca de l’umor di quel sasso, altro pianeta conven ch’i’ segua, e del mio campo mieta lappole e stecchi co la falce adunca. L’oliva è secca, et è rivolta altrove l’acqua che di Parnaso si deriva, per cui in alcun tempo ella fioriva. Cosí sventura o ver colpa mi priva d’ogni buon frutto, se l’etterno Giove de la sua grazia sopra me non piove.
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