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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Non fûr ma’ Giove e Cesare sí mossi
a folminar collui, questo a ferire che pietà non avesse spente l’ire, e lor de l’usate arme ambeduo scossi. Piangea madonna, e ’l mio signor ch’i’ fossi volse a vederla, e suoi lamenti a udire, per colmarmi di doglia e di desire e ricercarmi le medolle e gli ossi. Quel dolce pianto, mi depinse Amore, anzi scolpìo, e que’ detti soavi mi scrisse entro un diamante in mezzo ’l core; ove con salde et ingegnose chiavi ancor torna sovente a trarne fòre lagrime rare e sospir lunghi e gravi.
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