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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Non d’atra e tempestosa onda marina
fuggìo in porto già mai stanco nocchiero, com’io dal fosco e torbido pensero fuggo ove ’l gran desio mi sprona e ’nchina. Né mortal vista mai luce divina vinse, come la mia quel raggio altèro del bel dolce soave bianco e nero, in che i suoi strali Amor dora et affina. Cieco non già, ma faretrato il veggo; nudo, se non quanto vergogna il vela; garzon con l’ali; non pinto ma vivo. Indi mi mostra quel ch’a molti cela; ch’a parte entro a’ begli occhi leggo quant’io parlo d’Amore, e quant’io scrivo.
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