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Info sull'Opera
Autore:
Francesco Petrarca
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

CXXV

di Francesco Petrarca

Se ’l pensier che mi strugge,
com’è pungente e saldo,
così vestisse d’un color conforme,
forse tal m’arde e fugge,
ch’avria parte del caldo,
e desteriasi Amor là dov’or dorme;
men solitarie l’orme
fôran de’ miei pie’ lassi
per campagne e per colli,
men gli occhi ad ogn’or molli,
ardendo lei come un ghiaccio stassi,
e non lascia in me dramma
che non sia foco e fiamma.
Però ch’Amor mi sforza
e di saver mi spoglia,
parlo in rime aspre e di dolcezza ignude.
Ma non sempre a la scorza
ramo, né in fior, né ’n foglia,
mostra di fòr sua natural vertude.
Miri ciò che ’l cor chiude,
Amor e que’ begli occhi,
ove si siede a l’ombra.
Se ’l dolor che si sgombra
avèn che ’n pianto o in lamentar trabocchi,
l’un a me noce, e l’altro
altrui, ch’io non lo scaltro.
Dolci rime leggiadre
che nel primiero assalto
d’Amor usai, quand’io non ebbi altr’arme,
chi verrà mai che squadre
questo mio cor di smalto,
ch’almen, com’io solea, possa sfogarme?
Ch’aver dentro a lui parme
un che madonna sempre
depinge, e de lei parla:
a voler poi ritrarla,
per me non basto; e par ch’io me ne stempre.
Lasso!, così m’è scorso
lo mio dolce soccorso.
Come fanciul ch’a pena
volge la lingua e snoda,
che dir non sa, ma ’l più tacer gli è noia,
così ’l desir mi mena
a dire; e vo’ che m’oda
la dolce mia nemica anzi ch’io moia.
Se forse ogni sua gioia
nel suo bel viso è solo,
e di tutt’altro è schiva,
odil tu, verde riva,
e presta a’ miei sospir sì largo volo,
che sempre si ridica
come tu m’eri amica.
Ben sai che sì bel piede
non toccò terra unquanco
come quel dì che già segnata fosti,
onde ’l cor lasso riede,
col tormentoso fianco,
a partir teco i lor pensier nascosti.
Così avestù riposti
de’ be’ vestigi sparsi
ancor tra’ fiori e l’erba,
che la mia vita acerba,
lagrimando, trovasse ove acquietarsi!
Ma come po’ s’appaga
l’alma dubbiosa e vaga.
Ovunque gli occhi volgo
trovo un dolce sereno
pensando: qui percosse il vago lume.
Qualunque erba o fior colgo
credo che nel terreno
aggia radice, ov’ella ebbe in costume
gir fra le piagge e ’l fiume,
e talor farsi un seggio
fresco, fiorito e verde.
Così nulla sen perde;
e più certezza averne fôra il peggio.
Spirto beato, quale
se’, quando altrui fai male?
O poverella mia, come se’ rozza!
Credo che tel conoschi:
rimanti in questi boschi.

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