|
Opere pubblicate: 19994
|
Info sull'Opera
Quelle pietose rime, in ch’io m’accorsi
di vostro ingegno, e del cortese affetto, èbben tanto vigor nel mio conspetto che ratto a questa penna la man porsi, per far voi certo che gli estremi morsi di quella ch’io con tutto ’l mondo aspetto, mai non sentì’, ma pur, senza sospetto, in fin a l’uscio del suo albergo corsi; poi tornai in dietro, perch’io vidi scritto, di sopra ’l limitar, che ’l tempo ancúra non era giunto al mio viver prescritto; ben ch’io non vi legessi il dì né l’ora. Dunque s’acqueti omai ’l cor vostro afflitto, e cerchi uom degno, quando sì l’onora.
|