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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Se ’l sasso, ond’è più chiusa questa valle,
di che ’l suo proprio nome si deriva, tenesse vòlto, per natura schiva, a Roma il viso et a Babel le spalle, i miei sospiri più benigno calle avrian per gire ove lor spene è viva: or vanno sparsi, e pur ciascuno arriva là dov’io il mando, che sol un non falle; e son di là sì dolcemente accolti, com’io m’accorgo, che nessun mai torna, con tal diletto in quelle parti stanno. De gli occhi è duol; che tosto che s’aggiorna per gran desio de’ be’ luoghi a lor tolti, dànno a me pianto, et a’ pie’ lassi affanno.
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