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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Padre del ciel, dopo i perduti giorni,
dopo le notti vaneggiando spese, con quel fero desio ch’al cor s’accese, mirando gli atti per mio mal sì adorni, piacciati omai col tuo lume ch’io torni ad altra vita, et a più belle imprese, sì ch’avendo le reti indarno tese, il mio duro adversario se ne scorni. Or volge, Signor mio, l’undecim’anno ch’i’ fui sommesso al dispietato giogo, che sopra i puù soggetti è più feroce. Miserere del mio non degno affanno; redùci i pensier vaghi a miglior luogo; ramenta lor com’oggi fusti in croce.
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