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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Quel foco ch’i’ pensai che fosse spento
dal freddo tempo e da l’età men fresca, fiamma e martìr ne l’anima rinfresca. Non fûr mai tutte spente, a quel ch’i’ veggio, ma ricoperte alquanto le faville; e temo no ’l secondo error sia peggio, per lagrime, ch’i’ spargo a mille a mille, conven che ’l duol per gli occhi si distille dal cor, ch’ha seco le faville e l’ésca; non pur qual fu, ma pare a me che cresca. Qual foco non avria già spento e morto l’onde che gli occhi tristi versan sempre? Amor, avegna mi sia tardi accorto, vòl che tra duo contrarî mi distempre; e tende lacci in sì diverse tempre, che quand’ho più speranza che ’l cor n’èsca, allor più nel bel viso mi rinvesca.
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