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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Ma poi che ’l dolce riso umile e piano
più non asconde le sue bellezze nove, le braccia a la fucina indarno move l’antiquissimo fabbro ciciliano; ch’a Giove tolte son l’arme di mano temprate in Mongibello a tutte prove, e sua sorella par che si rinove nel bel guardo d’Apollo a mano a mano. Del lito occidental si move un fiato che fa securo il navigar senz’arte, e desta i fior tra l’erba in ciascun prato; stelle noiose fuggon d’ogni parte, disperse dal bel viso innamorato, per cui lagrime molte son già sparte.
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