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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Quando dal proprio sito si rimuove
l’arbor ch’amò già Febo in corpo umano, sospira e suda a l’opera Vulcano, per rinfrescar l’aspre saette a Giove; il qual or tona, or nevica, et or piove, senza onorar più Cesare che Giano; la terra piange, e ’l Sol ci sta lontano, ché la sua cara amica ved’altrove. Allor riprende ardir Saturno e Marte, crudeli stelle; et Orione armato spezza a’ tristi nocchier governi e sarte; Eolo a Nettuno et a Giunon turbato fa sentire, et a noi, come si parte il bel viso dagli angeli aspettato.
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