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Opere pubblicate: 19994
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Info sull'Opera
Io sì de’ begli occhi l’assalto,
ne’ quali Amore e la mia morte alberga, ch’i’ fuggo lor come fanciul la verga; e gran tempo è ch’i’ presi il primier salto. Da ora inanzi faticoso od alto loco non fia dove ’l voler non s’erga, per non scontrar chi miei sensi disperga, lassando, come suol, me freddo smalto. Dunque, s’a veder voi tardo mi volsi, per non ravvicinarmi a chi mi strugge, fallir forse non fu di scusa indegno. Più dico, che ’l tornare a quel ch’uom fugge, e ’l cor che di paura tanta sciolsi, fûr de la fede mia leggier pegno.
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